“Voglio fare qualcosa di buono e di bello, che valorizzi la mia splendida terra e i suoi preziosi frutti”…Da questa idea è nato il progetto di seminare nell’azienda agricola avuta in eredità dalla mia famiglia i grani antichi.
Fino a qualche anno fa i termini “Russidda” Tumminia” “Sperciasacchi” erano utilizzati solo da qualche anziano contadino che ricordava la sua infanzia, oggi invece sono tornati al centro delle conversazioni dei consumatori consapevoli e attenti alla salute.
La salute, il rispetto per l’ambiente e il desiderio di ribellarsi alle logiche dominanti delle multinazionali, che uccidono l’economia della nostra splendida terra, hanno dato l’input alla mia scelta, già attuata da alcuni agricoltori siciliani lungimiranti, che ho avuto modo di conoscere personalmente e che ho assunto come guida nel mio percorso
Il mio progetto ha suscitato inizialmente lo scetticismo di molti i agricoltori locali, oramai abituati a coltivare la propria terra utilizzando prodotti chimici, concimi artificiali e grani modificati, quasi come se questa fosse l’unica alternativa valida o possibile all’interno di un mercato internazionale che mortifica la qualità premiando solo la quantità.
Ribaltando questo sistema di valori, voglio che sia l’etica, ovvero “ciò che è bene per noi e per i nostri figli” , a guidare le scelte della mia attività. E così quest’anno, piena di gioia ed entusiasmo ho acquistato a novembre da un produttore locale del seme pulito di grano antico, e a dicembre ho iniziato questa sperimentazione in una parte della mia azienda.
La mia azienda agricola è dislocata nel cuore dell’isola, nella provincia di Caltanissetta e come ogni posto della nostra isola evoca suggestive tracce del passato. È proprio vero in Sicilia, come dice Massimo Onofri, nel suo libro “Passaggio in Sicilia”, anche la natura più remota t’appare sempre come il risultato di una qualche civiltà, di un coro di voci e di echi. Difficile non sentire, anche percorrendo il più impervio dei sentieri, il sospetto di un’orma, fosse quello d’un sicano, un normanno o un saraceno. Infatti , Il luogo in cui ho deciso di iniziare a seminare questa qualità di grano, è un luogo suggestivo e antico, situato nelle vicinanze del sito archeologico di Vassallaggi, sito preistorico dell' età del bronzo ,posto sull'omonima altura.
Adesso il seme è stato piantato, non resta che attendere, affidandosi a Madre Natura, che mi ha regalato già tanta neve, rara da queste parti, e tanta pioggia, preziosa per le mie pianticelle di grano antico. Graziella Carletta
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