venerdì 31 maggio 2013

La Repubblica del 30/5/2013
Prof, manager e militari in pensione tutti agricoltori con l' orto condiviso
CHE sia merito di Michelle Obama la passione per l' orto che esplode in periferia e coinvolge giovani e anziani? I nuovi contadini del secondo millennio si affrettano a smentire, affermano in coro che il loro ritorno alla terra non ha nulla a che fare con la vena salutista dell' inquilina della Casa Bianca. Anche perché la passione per gli orti condivisi a Palermo è cominciata ben prima che la first lady occupasse la parte più agreste della Casa Bianca con rastrelli, vanghe e sementi. In via Portello, ci sono "Gli orti delle fate", un nome che da solo è uno specchietto per le allodole, in questo caso gli aspiranti agricoltori. Elena Piazza, una laurea in Giurisprudenza, non sapeva che fare del terreno del nonno a due passi dall' aeroporto di Boccadifalco, poi è arrivato l' amico Fausto Terranova, imprenditore specializzato in impiantistica, con la passione per i campi arati e lo ha diviso in lotti e assegnato ai privati. «Si pagano 60 euro al mese - spiega Terranova - ma ai nostri soci diamo proprio tutto: acqua, sorveglianza, semenzaio, serra, pollaio e persino uno spazio per le grigliate all' aperto e una club house. Obblighi da rispettare? Certamente, è assolutamente vietata la chimica, qui si coltiva solo biologicamente». C' è il maresciallo Giuseppe Sidoti che ha chiamato il suo spazio "Siddorto", il vicino che ha appellato il suo "St' orto". Tra i 40 affittuari dei piccoli lotti, ci sono tanti architetti. Le eccedenze produttive si scambiano, e al diavolo i contanti. Si torna al baratto. Dall' altro lato della città, quasi al confine con Villabate, in via Galletti è un gran movimento di giovani alle prese con motozappe e decespugliatori. Gabriele Cappadona, laurea in economia alla Bocconi, esperienza di lavoro a Londra, è un po' il contabile del campo. «Il mio sogno è produrre birra artigianale - dice - ma non ho il capitale, chissà se da questo incontro con tante persone non possa venire qualche dritta». Nel frattempo si dà da fare per avviare la sua rivoluzione verde con Ambrogio Vario, presidente del Codifas (Consorzio difesa agricoltura siciliana) associazione che ha preso in gestione un vasto terreno nell' ex fondo Ballerini in via Messina Marine. Vario, perito agrario, costituisce un' eccezione. Il terreno, di proprietà di un socio Codifas, era abbandonato ma è bastato chiamarlo perché cominciasse una nuova avventura. Ed ecco arrivare il trattore che scassa il terreno. Vario prende un po' di terra, taglia i rovi e la mette nel palmo della mano: «Senta che odore. Vedrà che pomodori verranno fuori fra tre mesi». Ci sono ancora tanti lotti a disposizione: «Qui non usiamo concimi chimici- sottolinea Vario - e presto arriverà anche lo Zooprofilattico a certificare la bontà delle nostre produzioni: pomodori, melanzane, cetrioli, zucchine». Che sia una pratica sempre più diffusa quella di tornare alla terra per coltivare con le proprie mani cicorie, melanzane e broccoli lo dimostra il fatto che il Consiglio comunale è intervenuto per disciplinare la materia già dal 2008, votando una delibera che fissa i criteri di assegnazione degli orti urbani per i quali si paga un canone irrisorio, 25 euro annui se con un reddito inferiore ai settemila euro, il doppio se al di sopra di questa soglia. Poiché la gente non ama la burocrazia, al momento, all' orto del Comune si preferisce quello privato ma condiviso: si ottiene subito, senza intermediazione. Mario Pintagro

domenica 26 maggio 2013


Comune di Monreale 22/05/2013 ore 10,30 PRESENTATA LA RICHIESTA !!! 
Incontro con il Sindaco di Monreale Avv. Filippo Di Matteo 

L’Associazione, “AUTOGESTIONE AGRICOLA, INDUSTRIALE E URBANA”, sede legale via di Ripoli, 98 – 50126 Firenze, il CODIFAS (Consorzio di difesa dell’Agricoltura Siciliana), sede legale via Houel 30 - 90138 Palermo, la cooperativa sociale KATAMìATI, sede legale l.go Strasburgo,7- 90146 e la cooperativa sociale OFFICINA 22, sede legale via Benfratelli, 27 -90100 Palermo, chiedono di poter gestire in sinergia un bene volto alla coltivazione di prodotti biologici, riciclo e artigianato, applicando l’utilizzo di energie alternative e rinnovabili secondo un modello di “autogestione eco sostenibile. Affiliati con la presente, sono a richiederLe la possibilità di avere a disposizione spazi pubblici aree rurali, stabili abbandonati, ex fabbriche, ville, case sfitte, ecc.
La nostra proposta per la gestione di un bene mira alla creazione di un polo agricolo produttivo di risorse alimentari primarie e artigianali di uso comune, di inclusione ed integrazione socio lavorativa, nella promozione della la cultura rurale come fondamento di un gruppo civile dove sono conservate le chiavi della sopravvivenza economica ed identitaria della comunità stessa. Il nostro progetto intende coinvolgere attivamente diverse categorie sociali svantaggiate, famiglie disoccupati e diversamente abili proponendo un modello comunitario e autogestionario volto a rendere protagonisti in egual misura tutti i soggetti partecipanti alla gestione amministrativa, attraverso la condivisione di rischi e benefici, autoproduzione, distribuzione diretta ed altro.
In oltre intendiamo sottolineare il valore didattico e formativo del polo agricolo di autogestione e autoproduzione come input alle nuove generazioni per rispondere al grave dissesto economico e sociale che stiamo vivendo nel tentativo di cogliere la grandissima opportunità che si nasconde dietro quella che viene chiamata “crisi”.

L’economia autogestionaria pone allo stesso livello l’efficienza economica e la gratificazione umana, ritenendole entrambe essenziali per lo svolgimento dell’attività lavorativa sviluppando la creatività dei singoli, le diverse competenze e i propri talenti a favore dell’Autogestione secondo questo modello vengono promosse le pratiche di gestione sostenibile delle risorse alternative di solidarietà sociale come il baratto il lavoro collettivo la vendita a km 0.
Tale ns. proposta contribuirà a sgravare codesta spett.Le Amministrazione dalla gestione e sostegno dei tanti che, in tempi di crisi, non riescono a garantirsi un dignitoso livello di vita, ponendo, altresì, le basi per un nuovo rilancio economico e sociale.
confidiamo nella possibilità di programmare quanto prima e con altri enti istituzionali la realizzazione del progetto proposto per intraprendere il percorso auspicato.
All'Orto Condiviso hai la possibilità di coltivare una parcella e produrre ciò che mangi ! Se non hai abbastanza tempo per seguire le coltivazioni, puoi usufruire dell'aiuto dei soci Codifas, che cureranno le piante per Te !!! 

lunedì 6 maggio 2013


Valorizzazione dell’Agricoltura e dell’Artigianato
Fiera  a Valledolmo (PA) dal 28 aprile all’1 maggio 2013 Banchetto per firmare la petizione NO OGM IN SICILIA - informazione, divulgazione, esposizione. 

Capaci (PA) 28 Aprile 2013 
L’Orto d’Amare ha accolto dai bambini le prime piantine !!! 
Grazie di cuore  a tutti per l'energia gioviale e propositiva che abbiamo generato. Abbiamo messo a dimora pomodori, melanzane, peperoni, qualcuno come dono, ha portato dei semi e delle piantine. Circa 50 bambini divisi in gruppi hanno effettuato il "trapianto" con l'impegno di curare le piantine, anche con la nostra presenza, sino alla produzione. Lodevole la partecipazione dei genitori, i quali avranno il "piacere" di accompagnare i loro piccoli all'Orto d'Amare gestito dall'Ass. Mosaicando di Capaci (PA). La Terra non mente mai, la Sua accoglienza è sempre avvolgente, rassicurante, amorevole! Ambrogio Vario