sabato 1 settembre 2018

Da tanto tempo sento parlare di cambiamenti climatici, immaginavo che questi non li avrei mai visti né vissuti. Mi sembrava un disastro a lungo termine…povero illuso!!! e invece ci siamo dentro, sino al collo e mi rendo conto che la situazione è drammatica. E’ una somma di disastri che abbiamo compiuto su diversi fronti, dall’inquinamento atmosferico al mare, all’urbanizzazione selvaggia, etc etc. In agricoltura, le semine, le cure colturali, i periodi di raccolta non hanno più tempi stabiliti, si cerca di assecondarli ma è da folli. Alberi che dovrebbero fiorire a marzo, iniziano adesso… semi che non germinano per la carenza idrica... tutto è in confusione! Ritengo, che tutte le persone che operano in agricoltura e nell’agroalimentare in genere possono fare tanto, evitando l’uso di sostanze chimiche nei suoli e sulle piante, e altro legato alla trasformazione. Molto di più possono fare i cittadini consapevoli, pretendendo la tracciabilità della materia prima e il tipo di allevamento. Le scelte nutritive influiscono sensibilmente ad arginare danni enormi per il nostro unico pianeta e salvaguardare la nostra salute. L'unica arma Nobile è la DISOBBEDIENZACIVILE


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